goriziatv news intervista il 17.8.2013
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22 GRANDI AUTORI ITALIANI E STRANIERI IN “PRIMA” A PORDENONELEGGE.IT 2013. ON LINE IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL.
JUSSI ADLER-OLSEN, MARTIN AMIS, NATALINO BALASSO, JOHN BANVILLE, ADRIÁN BRAVI, PIERLUIGI CAPPELLO, SVEVA CASATI MODIGNANI, ANTONIO CAPRARICA, ILDEFONSO FALCONES, MAYLIS DE KERANGAL, CLAUDIA DURASTANTI, ANGELO FLORAMO, IBRAHIM KANE ANNOUR, YAN LIANKE, DIOGO MAINARDI, VITO MANCUSO, DINA NAYERI, ALEKSEJ NIKITIN, ANTONIO PASCALE, ARTURO PÉREZ-REVERTE, ANDREA SEGRE’, LORENZA STROPPA&FLAVIA PECORARI A PORDENONELEGGE 2013 CON LE LORO NOVITA’, IN PRIMA PER IL PUBBLICO DEL FESTIVAL.
FRA LE GRANDI ANTICIPAZIONI DEL FESTIVAL: IL NUOVO ROMANZO EINAUDI DI MARTIN AMIS, CHE A PORDENONELEGGE SARA’ PREMIATO CON ‘LA STORIA IN UN ROMANZO’ E IN PRIMA ITALIANA PRESENTERA’ IL SUO “LIONEL ASBO. LO STATO DELL’INGHILTERRA”.
E ANCORA: IL PRIMO ROMANZO EDITO RIZZOLI DI ARTURO PÉREZ-REVERTE, “IL TANGO DELLA VECCHIA GUARDIA”, L’ECCEZIONALE ANTEPRIMA DEL LIBRO DI ILDEFONSO FALCONES CHE USCIRA’ IN ITALIA A NOVEMBRE, L’OMAGGIO AL PADRE DELL’AUTORE CINESE YAN LIANKE, PLURIPREMIATO QUANTO PLURICENSURATO IN PATRIA, IL NUOVO CASO DELL’AUTORE DANESE JUSSI ADLER-OLSEN SULLA TRASCINANTE SERIE DEDICATA A CARL MØRCK E ALLA SEZIONE Q.
MA ANCHE IL NUOVO E ATTESO SAGGIO DELL’AUTORE DI ‘IO E DIO’ VITO MANCUSO, LE NUOVE E ATTESE PROVE D’AUTORE DI JOHN BANVILLE, ADRIÁN BRAVI, ANTONIO CAPRARICA, MAYLIS DE KERANGAL, SVEVA CASATI MODIGNANI.
IL POETA FRIULANO PIERLUIGI CAPPELLO PRESENTA IL SUO ROMANZO (RIZZOLI) CON LETTURE DELL’ATTORE GIUSEPPE BATTISTON, E RACCONTA LA SUA POESIA IN DIALOGO CON LA REGISTA FRANCESCA ARCHIBUGI CHE GLI HA DEDICATO UN DOCUMENTARIO.
E CON NATALINO BALASSO E “IL LIBRO DEL SCRITORE”, PORDENONELEGGE DIVENTA UFFICIALMENTE ‘EDITORE’: UN CORAGGIOSO ESPERIMENTO DI PUBBLICAZIONE ACQUISTABILE PER CINQUE SOLI GIORNI, QUELLI DEL FESTIVAL, DAL 18 AL 22 SETTEMBRE
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Da Berlusconi a Monti. E ora Letta
L’arte di ‘vedere’ la ripresa che non c’è
Da Berlusconi a Monti. E ora Letta L’arte di ‘vedere’ la ripresa che non c’è
Disoccupazione alle stelle, Pil negativo da otto trimestri. Eppure “l’uscita dalla crisi è vicina”. Ma quante volte è stata fatta la stessa promessa? Dal 1994 tutti i premier ci hanno provato. Puntualmente smentiti dai dati. Ecco una rassegna di 20 anni di previsioni
di Thomas Mackinson articolo su il Fatto Quotidiano
Una serata indimenticabile grazie al coro e agli artisti di fama internazionale che hanno trasformato la piazza della città in un teatro all’aperto, tributo al grande compositore di Busseto nel bicentenario della sua nascita.
Ronchi dei Legionari, 9 agosto 2013 – Oltre mille persone giovedì sera hanno seguito con attenzione, tributando consensi a tutti gli interpreti, il concerto lirico dedicato al bicentenario della nascita di Verdi e ai suoi capolavori: un programma intenso, ricco e ricercato eseguito magistralmente dal coro misto “G.Verdi”, sotto la direzione del Maestro Federico Lepre, e tre solisti di fama internazionale, Diana Mian – Soprano, Gabriela Thierry – Mezzosprano, Orfeo Zanetti – Tenore, accompagnati al pianoforte dal Maestro Maurizio Baldin.
Il coro misto “G.Verdi”, che segue da anni un importante percorso dedicato alla vocalità e alla lirica, ha entusiasmato il pubblico con arie tratte da capolavori verdiani quali Ernani, Il Trovatore, I Lombardi alla prima crociata, la Giovanna D’Arco, il Nabucco e la Traviata, e si è distinto per coesione, attenzione al timbro e cura dei particolari grazie alla puntuale direzione del maestro Federico Lepre.
I solisti hanno proposto esecuzioni di pregevole livello artistico con ammirevoli ed espressive interpretazioni di celebri arie tratte da “Aida”, “Luisa Miller”, “il Trovatore”, “La forza del destino”.
A incorniciare la serata la splendida scenografia ideata e curata dall’artista Luciana Simonetti e realizzata dalle classi seconde dell’Istituto “L.Da Vinci” di Ronchi dei Legionari, e le coreografie a sorpresa del Club Diamante FVG, che hanno impreziosito il “Va’ pensiero” e il “Brindisi” de la Traviata regalando al pubblico momenti di pura emozione.
Il concerto, presentato da Sabrina Vidon, ha concluso l’omonimo progetto culturale che, grazie a una sinergia positiva, ha coinvolto la Società Filarmonica Verdi, associazioni, istituzioni, sponsor, in un obiettivo comune: portare la lirica al grande pubblico e farla riscoprire come patrimonio del nostro paese. Il risultato è stato molto positivo, grazie all’impegno di tanti volontari che hanno lavorato con passione per regalare a Ronchi una serata indimenticabile.
goriziatv news 8.8.2013
Janez Janša ha pubblicato diversi libri, di cui i due più noti sono Premiki (Manovre, pubblicato nel 1992 e in seguito tradotto in inglese come The Making of the Slovenian State) e Okopi (Barricate, 1994), nella quale espone la sua visione della travagliata transizione slovena verso la democrazia parlamentare.
Janša si laureò all’Università di Lubiana con una tesi in studi difensivi nel 1982, diventando successivamente apprendista al Segretariato della Difesa della Repubblica Socialista di Slovenia. Janša fu membro della Lega dei Comunisti di Jugoslavia e uno dei leader dell’ala giovanile del Partito in Slovenia. Presiedette il Comitato per la Difesa della base popolare e della autodifesa sociale dell’Alleanza della gioventù socialista di Slovenia (ZSMS – Zveza socialisticne mladine Slovenije).
Contestatore dell’Armata Popolare di Jugoslavia
Nel 1983 Janša cominciò a pubblicare articoli di contestazione contro l’Armata Popolare di Jugoslavia (JNA) sulla rivista indipendente Mladina. In conseguenza alle sue critiche, gli fu impedito di pubblicare liberamente, la sua rielezione a presidente del Comitato dell’Alleanza della gioventù socialista fu bloccata nel 1984 e nel 1985 gli fu ritirato il passaporto. In questo periodo si guadagnò da vivere scrivendo programmi per computer e facendo da guida alpina.
La parziale liberalizzazione avvenuta nella seconda metà degli anni Ottanta permise a Janša di diventare segretario del “Giornale per la critica della Scienza” (1986) e di tornare a scrivere nella rivista Mladina. Il 30 maggio 1988 venne arrestato assieme ad altri giornalisti della rivista con l’accusa di aver pubblicato illegalmente documenti contenenti segreti militari. Il processo fu condotto senza rappresentanza legale per gli accusati e in serbo-croato invece che in sloveno. Janša fu condannato a 18 mesi di reclusione, inizialmente nella prigione di massima sicurezza di Dob, ma a seguito di forti pubbliche proteste (che segnarono l’inizio della cosiddetta Primavera slovena), fu trasferito nella prigione di Ig. Venne rilasciato dopo circa sei mesi dalla sentenza e divenne direttore del settimanale politico sloveno Demokracija (Democrazia), dove rimase fino alle elezioni del maggio 1990.
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Importante vetrina per Monfalcone alle Nazioni Unite di Ginevra. Il sindaco, Silvia Altran, è stata invitata a presentare le opportunità del nostro territorio in un seminario dell’Unece (United Nation Economic Commission for Europe, Environment), l’ente economico dell’Onu per l’Europa. La funzione principale di questa Commissione è quella di valutare i problemi economici, tecnici e ambientali, sia nei paesi della Comunità europea che tra gli stessi, e nel suggerire le possibili soluzioni.
Il Comune di Monfalcone, assieme a quello di Fiume e al porto di Capodistria, sono stati chiamati a rappresentare le loro potenzialità logistiche nel quadro del potenziamento dei traffici fra il sistema dell’Alto Adriatico ed il centro e nord Europa nel gruppo di lavoro specifico che si terrà mercoledì 11 settembre. I lavori saranno introdotti dal responsabile della direzione trasporti dell’Unece, Eva Molnar, e successivamente al sindaco interverranno i vertici delle ferrovie ungheresi molto interessati a sviluppare nuove connessioni. Al termini è previsto l’incontro con il plenipotenziario austriaco presso le Nazioni unite, Thomas Hajnoczi. Nella giornata precedente, martedì 10, d’intesa con la Rappresentanza diplomatica italiana presso le Nazioni unite, si terrà una conferenza stampa a cui parteciperanno, oltre al primo cittadino di Monfalcone, anche i rappresentanti della società Fincantieri e dell’Ince, Iniziativa Centroeuropea con sede a Trieste. Successivamente il sindaco Altran si incontrerà con i rappresentanti dei connazionali che vivono e lavorano a Ginevra.
L’iniziativa rientra nel progetto europeo denominato Seta (South East Transport Axis), integralmente finanziato dai fondi comunitari, di cui Monfalcone è l’unico partner italiano e che ha come scopo principale proprio quello di far conoscere e promuovere le opportunità del nostro territorio, migliorare i collegamenti ferroviari e sviluppare i traffici che fanno capo a Portorosega. Nel mese di maggio era stato organizzato il collegamento sperimentale fra Monfalcone e Fiume e prima della conclusione delle attività a fine anno è in programma anche un meeting internazionale nella nostra città. A Ginevra il sindaco di Monfalcone Silvia Altran e quello di Fiume Vojko Obersnel avranno modo di approfondire le future collaborazioni alla luce dell’ingresso della Croazia nella Ue.