11 settembre 2013
Al Ministro della Giustizia – per sapere – premesso che:
Mozione del consigliere regionale F.V.G. Rodolfo Ziberna
Al Ministro della Giustizia – per sapere – premesso che:
Considerato il decreto legislativo 155/2012 afferente alla nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, l’attuale nuovo riassetto proposto per la parte territoriale del Friuli Venezia Giulia presenta l’oggettivo rischio di non apportare alcuna funzionalità al servizio giudiziario, né tantomeno di produrre una riduzione dei costi
Tenuto conto infatti che nella sua stesura originaria il suddetto decreto prevedeva per il distretto della Corte d’Appello di Trieste l’accorpamento della sede staccata di Palmanova al Tribunale di Gorizia, secondo quanto prescritto da uno studio redatto dallo stesso Ministero di Grazia e Giustizia. Questa configurazione, oltre ad essere in pratica a costo zero, era di fatto coerente ad un equilibrio definito in base ai parametri relativi al numero di abitanti e alle distanze territoriali
Preso atto che questa nuova rappresentazione territoriale riceveva il parere positivo del Consiglio Superiore della Magistratura e che invece in sede di Commissione Giustizia di Camera e Senato il disegno di riordino veniva modificato accorpando la sede distaccata di Palmanova, assieme a quella di Cividale e a quella di Tolmezzo, al Tribunale di Udine. Tale cambiamento, accolto dal Ministero con la modifica del testo originario del decreto, ha comportato di fatto una serie di effetti oggettivamente non ascrivibili come positivi, se riferiti al buon funzionamento dell’istituzione e al rapporto fra la stessa macchina giudiziaria e i cittadini. Mi riferisco in particolare a:
- una produzione di costi in primo luogo riferiti al fatto che, solo per adeguare il Tribunale di Udine all’esigenza di accogliere il personale e i magistrati provenienti dalle succitate sedi soppresse, si rende necessaria una spesa stimata di 2 milioni di Euro; questo in palese contraddizione con l’obiettivo del provvedimento di riforma ispirato dalla spending review
- la generazione di una sostanziale disomogeneità territoriale sia per quel che riguarda la distribuzione del numero di abitanti, sia per l’ampiezza geografica dei nuovi circondari
- la poco funzionale dipendenza della Capitaneria di Porto di Monfalcone a due Tribunali, quelli di Gorizia e di Udine, mentre nell’originale disegno di riforma la competenza era in capo solo a quello di Gorizia
- l’impossibilità di ampliare il numero deficitario di magistrati della sede di Gorizia, in quanto senza accorpamenti con altre sedi non ci sarà alcuna integrazione di personale e la situazione di sotto organico impedirà ai giudici di avviare dei percorsi di specializzazione così come previsto dalla riforma
Rilevato infine che la difficoltà complessiva di questa situazione di sofferenza del Tribunale di Gorizia viene adesso fortemente appesantita dall’entrata in vigore della nuova legge che prevede il conferimento ai Tribunali ordinari delle competenze proprie di quelli dei minori.
se alla luce di questi elementi suesposti sia da ritenere ancora vantaggioso e produttivo per l’amministrazione giudiziaria il disegno di riforma che prevede il trasferimento presso il Tribunale di Udine, in alternativa a quello di Gorizia, della sede distaccata di Palmanova.