IL caso di Eluana è ormai diventato affare di stato. Il dramma della famiglia Englaro, perché di vero e proprio dramma si tratta, regna sulle prime pagine di quotidiani, telegiornali e giornali radio. Si parla di un calvario che ha avuto il suo inizio ormai 17 anni fa dopo un grave incidente stradale. La ragazza era allora una giovane ventunenne che amava la vita, era simpatica e allegra, come testimoniano le foto viste e riviste. Dopo l’incidente, il coma. Eluana non era pià quella ragazza vivace ma un vegetale. Costretta a stare a letto, non vedere, non sentire, non parlare…non vivere. Costretta dell’alimentazione forzata.
Dopo ormai tanti anni il caso scoppia. Beppino Englaro, il padre, desidera che alla figlia vengano staccate le macchine e che muoia in pace. Sconfortato da tanti anni di agonia che la famiglia ha vissuto accanto alla ragazza, ormai donna, senza poter fare nulla, senza più speranze che la figlia torni a vivere, nel vero senso della parola. Anzi, sicuri ormai che continuerà a vivere solo grazie all’alimentazione forzata e non potrà più proferire parola. Vegetare. Quando mai si è visto un genitore che desideri la vita di un figlio appesa a un filo.
Ma ecco che si fa avanti la Chiesa opponendosi ad un’eventuale eutanasia. Supportando la tesi che la vita è sacra. La vita è sacra?! Ma è davvero la nostra Chiesa a dirlo? Ma dov’era la nostra Chiesa quando le donne bruciavano vive, e ripeto vive, sui roghi. Solo perché belle o perché si credeva fossero streghe? Era proprio la nostra Chiesa che uccise barbaramente un numero sconcertante di persone innocenti. Colpevoli solo di vivere nella miseria. E poi c’è una tv che fa anche i sondaggi per vedere quanti la guardano e l’altra che dice solo noi siamo dei professionisti e per questo siamo stati ammessi… Poi tutti questi ipocriti in tv a dire le loro str…. E infine l’avvocato dalle cause perse che denuncia tutti e poi c’è lo stato che si sveglia tre giorni prima, sinistra e destra che musica di ipocriti.
Ma anche lo stato ha fatto e sta facendo del suo,improvvisamente le varie parti politiche prendono parte alla vicenda in prima persona. Chi considera l’eutanasia un bene e chi si oppone fermamente. È un vero interesse il loro per la famiglia? No, si tratta di vera e propria strumentalizzazione del caso. Del resto bisogna in un modo o nell’altro preparare il terreno per le elezioni. Ma si tratta di ridare la libertà ad una famiglia alla quale sono state messe le catene pesanti degli ospedali che non stanno ridando la vita a Eluana ma costringono solo i famigliari a lunghi viaggi, pesanti attese e a vivere nell’angoscia. Grazie al cielo il calvario è finito. Eluana ci ha lasciato. Ora è finalmente libera. Ora la famiglia Englaro è libera di piangere in pace la crudele morte della loro figlia. Smettiamola quindi di parlarne e lasciamo la famiglia piangere lacrime che rimangano loro. E non di tutti noi che ci permettiamo di giudicare senza aver provato.
Carissima,prima di scrivere dovresti informarti bene,sopratutto per questioni delicate come queste.Prima di tutto la vita di Eluana non era affatto appesa a nessun “tubo”,come dici tu,dal momento che non necessitava di macchinari di ventilazione artificiale tipo polmone d’ acciaio o simili,ma semplicemente un sondino per l’ alimentazione (+ antibio ovviamente),un normalissimo sondino che utilizzano molti pazienti nel post operatorio.Secondo,non è un problema che riguarda la Chiesa.Certo,la Chiesa è a favore di una vita a tutti i costi anche nella sofferenza,e Giovanni Paolo II nè è stato testimone e per questo va ammirato,ma qui è semplicemente una questione di LEGGE.Come tu ben saprai esiste un’ eutanasia attiva e una passiva e le cure vengono suddivise rispettivamente in ordinarie e straordinarie.Le cure ordinarie PER NESSUN MOTIVO possono essere sospese.Alimentazione ed idratazione vengono considerate cure ordinarie.In ogni caso solo ai medici spetta di fissare quelle regole oggettive e scientifiche che consentano di distinguere ciò che è doveroso fare alla fine di una vita da ciò che invece sarebbe accanimento terapeutico.L’ eutanasia attiva volontaria inoltre aprirebbe la strada ad un pendio scivoloso che potrebbe giungere fino a rendere abituali omicidi di innocenti (anziani,disabili,malati mentali..) e del resto per essere praticata il paziente dev’ essere di fronte ad una malattia grave e VICINO ALLA MORTE :Eluana non lo era.Inoltre il paziente in grado di intendere e di volere deve aver richiesto ripetutamente e in modo consapevole di essere aiutato a morire.Anche questa condizione non è mai stata appurata.Certo ci sono le amiche che affermano che Eluana in occasione di uno stato di coma insorto in un conoscente si sia recata in chiesa ad accendere un cero nella speranza che il giovane si spegnesse a breve,ma onestamente io ho paura a vivere in un Paese in cui la mia volontà presunta debba essere stabilita rispetto a circostanze del genere. Infine vorrei farti una domanda:perchè l’ eutanasia passiva?Tu che sei certa che la morte di Eluana sia una cosa giusta perchè lei è un vegatale e vive tra atroci sofferenze (chi te l’ ha detto poi questo,l’ hai vista per caso?Ti ricordo che nessuno sa con certezza quello che accade nello stato vegetativo e nel coma,la medicina non è una scienza esatta,e come vedo neppure democratica),come mai sei anche favorevole all’ eutanasia passiva?Non è accettabile l’ idea che si debba rifiutare l’ eutanasia attiva volontaria e accettare invece quella passiva.Esiste infatti una distinzione tra azione ed omissione,non mi è chiaro perchè dovremmo considerare giusta la richiesta di eutanasia laddove tutto ciò che ci si chiede è di evitare il ricorso a mezzi di cura straordinari,mentre tale richiesta non sarebbe legittima con un intervento attivo.Visto che qualcuno ha deciso che deve morire forse è più giusto che muoia in qualche minuto con un iniezione piuttoso che agonizzante per giorni,non trovi??
Io non ringrazierei il cielo per quello che è successo.
Ti consiglio piuttosto di leggere la lettera che il padre di Terry Schiavo ha inviato a Beppino Englaro.
Silvia
L’articolo riguardava l’ipocresisia e non com’ era alimentata o come è morta Luana, ma l’ipocresia di tante persone.
karolina sei stata ineccepibile. sono assolutamente d’accordo. io consiglierei a silvia di parlare con la giornalista che HA VISTO ELUANA NEL LETTO D’OSPEDALE E NON NELLE FOTO DEI TG prima di esprimere valutazioni sulle sue condizioni.
L’uomo gioca ad essere Dio mantenendo in vita artificialmente una persona spacciata e poi fa appello ad una morale cattolica dicendo che è Dio che se la deve prendere e la spina non la si può staccare. A mio avviso una vergogna
Cara Silvia, ognuno ha giustamente una visione diversa su questi temi delicati. I pensieri che ho esposto sono dettati semplicemente dal fatto che ho provato a mettermi nei panni dei suoi genitori e chi più ancora di Eluana stessa ne ha sofferto in questi lunghi anni e che tutt’ora ne soffre.
E poi, il sondino? Mai nella vita avrebbe potuto riprendere una forchetta e mangiare una bistecca come lo facciamo noi, persone in salute. pensi alla madre, al padre e quanti sono stati vicino alla donna in ben 17 anni.