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icona06 febbraio 2012

Ictus, identificata la variante di un gene che segnala il rischio Lunedì 06 Febbraio 2012 20:21 Redazione

Ictus, identificata la variante di un gene che segnala il rischio E’ stata individuata una variante genetica che alza il rischio di incappare in un ictus. La notizia, piuttosto importante, è stata pubblicata su Nature Genetics ed è frutto del lavoro di un gruppo internazionale di ricercatori coordinati dalla St. George University.

Quella identificata è una delle poche varianti genetiche conosciute che possono essere collegate al rischio d’ictus, cioè l’infarto cerebrale.
In effetti si tratta di una scoperta importante perché, rilevare la predisposizione genetica a questa malattia, consente di predisporre per il soggetto interessato un percorso di prevenzione mirato.

Il lavoro svolto è significativo e ha coinvolto scienziati europei, australiani ed americani. In realtà si tratta di una delle più grandi ricerche geniche sull’ictus che ha messo a confronto il patrimonio genetico di circa 10 mila persone colpite dalla patologia con quello di 40 mila soggetti sani.

Importante il contributo italiano con la partecipazione allo studio della Fondazione Istituto Neurologico “Carlo Besta”, guidato da Eugenio Parati.

L’incrocio dei dati ha così consentito di individuare un gene, denominato HDAC9, la cui alterazione alza il rischio d’ictus ischemico. Non a caso il gene è stato definito “sentinella” o “spia”.

Uno degli autori della ricerca, Hugh Markus, spiega che “Il passo successivo consiste nel determinare in modo più approfondito il rapporto tra il gene HDAC9 e il manifestarsi dell’ictus”. Ciò permetterebbe lo sviluppo di trattamenti e terapie mirate per abbassare il rischio.

Secondo i dati forniti in occasione dell’ultimo World Stroke Day 2011, celebrato in tutto il mondo, ogni 6 secondi una persona muore a causa di un ictus. Inoltre si stima che una persona su sei è a rischio di subire un episodio nel corso della sua vita.

Ecco, quindi, che ad un soggetto predisposto geneticamente, l’informazione consente di adottare uno stile di vita che abbassi il rischio. Non a caso i sei modi indicati per ridurre il pericolo ictus sono, la conoscenza del proprio rischio e uno stile di vita (raccomandabile comunque anche a chi il rischio ce l’ha basso) che contempli l’esercizio fisico, una buona alimentazione, poco alcol, niente fumo e la capacità di riconoscere i sintomi di un probabile evento.

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