Il Nuovo Presidente Naz.le ANGVD Com.dott. Rodolfo Ziberna
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Lucio Toth, ha lasciato l’incarico di massimo esponente del sodalizio che riunisce gli italiani Esuli e i discendenti da Istria, Fiume e Dalmazia. Nel presentare le dimissioni, Toth ha ribadito che gli impegni oggi richiesti per rappresentare un’Associazione così diffusa ed accreditata, vanno oltre il suo stato fisico e meritano l’impegno di forze più giovani.
Al Presidente dimissionario subentra temporaneamente il Vicepresidente vicario, Rodolfo Ziberna, che ha espresso parole di grande apprezzamento per l’opera svolta da Toth in tanti anni di dedizione all’associazionismo, con “raffinata cultura, grande preparazione, elegante scrittura e carisma riconosciutogli unanimemente. La sua esperienza, la sua levatura morale –continua Ziberna- hanno fatto di lui la persona che più di tutte era ed è in grado di rappresentarci ad ogni livello. La sua autorevolezza emerge sempre, con naturalezza”.
Ziberna ha già informato tutti i dirigenti ANVGD, preannunciando che a breve il Consiglio nazionale provvederà alla elezione del nuovo presidente
Questo è il testo del comunicato ufficiale emesso dall’ufficio stampa dell’ANVGD a Roma.
“L’’ANVGD – aggiunge Ziberna –nata 65 anni fa, è la più grande e rappresentativa associazione dei 350 esuli giuliano-dalmati, presente in quasi tutte le province e regioni italiane. Per il suo equilibrio e per gli sforzi compiuti al fine di migliorare il dialogo tra le parti è interlocutore del governo, dei ministeri e delle istituzioni.”
Rodolfo Ziberna, cinquantenne goriziano, è anche presidente da dieci anni del Comitato provinciale di Gorizia dell’ANVGD, dopo esserne stato per quasi 20 anni vice presidente. Ziberna è anche presidente della Lega Nazionale di Gorizia, oltre che presidente del Consorzio universitario goriziano.
“Le tragedie delle foibe e dell’esodo – ha aggiunto il neo presidente facente funzioni – sono ancora ben lungi dall’appartenere alla memoria collettiva. Inoltre stiamo assistendo ad un tentativo negazionista, che assume le vesti di un giustificazionismo, per cui si vorrebbe affermare l’errata equazione fascismo = foibe = esodo, mentendo sui presupposti e insinuando che le violenze sono giustificate da precedenti violenze, e che pertanto lo saranno anche violenze future. Naturalmente non possiamo che condannare questa istigazione allodio ed alla violenza.”