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Gorizia Life Magazine diventa Gorizia TV, uno spazio tutto nuovo che attraverso l’obiettivo della telecamera di Roberto Borghes vive la città, la regione e la vicina Slovenia in presa diretta attraverso i servizi, le novità, i fatti, le feste, le cerimonie, sempre con nuove idee e spunti originali.

settembre 30 2013

Armen Petrosyan e Mirko Vorcapic grande sfida al Pala Bigot Gorizia Fight Night 28.9.2013 goriziatv news

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settembre 22 2013

Buon pomeriggio, con la presente mail, sperando nella pubblicazione dello stesso nelle vostre rubriche radio e tv, comunico il seguente evento in programma martedì 24 settembre 2013.

Buon pomeriggio,
con la presente mail, sperando nella pubblicazione dello stesso nelle vostre rubriche radio e tv, comunico il seguente evento in programma martedì 24 settembre 2013.

Martedì 24 settembre 2013, un gruppo di volontari del Comitato “Voglio nascere a Gorizia” porterà alla Presidente della Regione Serracchiani le oltre 4.000 firme a sostegno del Punto nascita di Gorizia.
Non si è voluto portare “semplicemente” le firme ma “di corsa” partendo da Gorizia ed arrivando a Trieste.
Partenza davanti all’Ospedale di Gorizia verso le ore 08,30, arrivo nell’ufficio della Presidente alle 13.30.
Da una prima stima del percorso, si dovrebbe superare di poco la classica distanza della Maratona: circa 43 km passando per il Vallone e la strada Costiera.
Dal punto di vista tecnico la prestazione sportiva è particolarmente impegnativa per i dislivelli presenti, per il tracciato che spesso si trasferirà su sterrato, per l’assenza di assistenza e ristori programmati, nonchè per i lunghi tratti di strade a grande scorrimento che verranno utilizzate.
L’iniziativa volutamente “dimostrativa, ma non violenta”, prima nel suo genere, ha come obiettivo la sensibilizzazione della Politica regionale e dell’opinione pubblica su un importante tema: il mantenimento dei Punti nascita attualmente presenti sul territorio regionale.
Oltre al Punto nascita di Gorizia, sono a serio rischio chiusura anche quello di Latisana e quello di Tolmezzo poichè non raggiungono opinabili targhet numerici stabiliti dalla Regione.
Verranno presentati alla Presidente, che già in campagna elettorale si era dichiarata disponibile al dialogo, una serie di proposte per il mantenimento della struttura goriziana.
Ovviamente sono disponibile per ulteriori dettagli.
Grazie per la cortese disponibilità prestata.
Distinti saluti.

settembre 19 2013

Putin: “Se Berlusconi fosse stato gay, non lo avrebbero toccato”

Putin: “Se Berlusconi
fosse stato gay, non
lo avrebbero toccato”
Putin: “Se Berlusconi fosse stato gay, non lo avrebbero toccato”

Il leader del Cremlino: “E’ sotto processo perché vive con le donne”. L’imbarazzo di Prodi, seduto al suo fianco al vertice del club di Valdai che ogni anno riunisce esperti di politica internazionale Articolo su il Fatto Quotidiano

settembre 11 2013

Parata Folkloristica 2 9 2013 1^ e 2 parte Parte goriziatv news

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Parata Folkloristica 2 9 2013 2^ Parte fine goriziatv news copyright

settembre 11 2013

Al Ministro della Giustizia – per sapere – premesso che:

Mozione del consigliere regionale F.V.G. Rodolfo Ziberna

Al Ministro della Giustizia – per sapere – premesso che:

Considerato il decreto legislativo 155/2012 afferente alla nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, l’attuale nuovo riassetto proposto per la parte territoriale del Friuli Venezia Giulia presenta l’oggettivo rischio di non apportare alcuna funzionalità al servizio giudiziario, né tantomeno di produrre una riduzione dei costi

Tenuto conto infatti che nella sua stesura originaria il suddetto decreto prevedeva per il distretto della Corte d’Appello di Trieste l’accorpamento della sede staccata di Palmanova al Tribunale di Gorizia, secondo quanto prescritto da uno studio redatto dallo stesso Ministero di Grazia e Giustizia. Questa configurazione, oltre ad essere in pratica a costo zero, era di fatto coerente ad un equilibrio definito in base ai parametri relativi al numero di abitanti e alle distanze territoriali

Preso atto che questa nuova rappresentazione territoriale riceveva il parere positivo del Consiglio Superiore della Magistratura e che invece in sede di Commissione Giustizia di Camera e Senato il disegno di riordino veniva modificato accorpando la sede distaccata di Palmanova, assieme a quella di Cividale e a quella di Tolmezzo, al Tribunale di Udine. Tale cambiamento, accolto dal Ministero con la modifica del testo originario del decreto, ha comportato di fatto una serie di effetti oggettivamente non ascrivibili come positivi, se riferiti al buon funzionamento dell’istituzione e al rapporto fra la stessa macchina giudiziaria e i cittadini. Mi riferisco in particolare a:
- una produzione di costi in primo luogo riferiti al fatto che, solo per adeguare il Tribunale di Udine all’esigenza di accogliere il personale e i magistrati provenienti dalle succitate sedi soppresse, si rende necessaria una spesa stimata di 2 milioni di Euro; questo in palese contraddizione con l’obiettivo del provvedimento di riforma ispirato dalla spending review
- la generazione di una sostanziale disomogeneità territoriale sia per quel che riguarda la distribuzione del numero di abitanti, sia per l’ampiezza geografica dei nuovi circondari
- la poco funzionale dipendenza della Capitaneria di Porto di Monfalcone a due Tribunali, quelli di Gorizia e di Udine, mentre nell’originale disegno di riforma la competenza era in capo solo a quello di Gorizia
- l’impossibilità di ampliare il numero deficitario di magistrati della sede di Gorizia, in quanto senza accorpamenti con altre sedi non ci sarà alcuna integrazione di personale e la situazione di sotto organico impedirà ai giudici di avviare dei percorsi di specializzazione così come previsto dalla riforma

Rilevato infine che la difficoltà complessiva di questa situazione di sofferenza del Tribunale di Gorizia viene adesso fortemente appesantita dall’entrata in vigore della nuova legge che prevede il conferimento ai Tribunali ordinari delle competenze proprie di quelli dei minori.

se alla luce di questi elementi suesposti sia da ritenere ancora vantaggioso e produttivo per l’amministrazione giudiziaria il disegno di riforma che prevede il trasferimento presso il Tribunale di Udine, in alternativa a quello di Gorizia, della sede distaccata di Palmanova.

settembre 04 2013

Pala Bigot 28 Settembre grande evento Armen Petrosyan Gorizia Fight Night goriziatv news

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agosto 27 2013

Valentina e la figlia Caterina e un ballerino e l’africana 27 8 2013 goriziatv news

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agosto 17 2013

Armen Petrosyan campione mondiale di Muay Thai interv. grande evento a Gorizia al Palla Bigot il 28.9.2013 goriziatv news

goriziatv news intervista il 17.8.2013

agosto 09 2013

Janez Janša ex 1° Ministro di SLO a Gorizia interv. avv.Terpin e al Cons.reg F.V.G.Rodolfo Ziberna goriziatv news 8.8.2013

goriziatv news 8.8.2013

Janez Janša ha pubblicato diversi libri, di cui i due più noti sono Premiki (Manovre, pubblicato nel 1992 e in seguito tradotto in inglese come The Making of the Slovenian State) e Okopi (Barricate, 1994), nella quale espone la sua visione della travagliata transizione slovena verso la democrazia parlamentare.

Janša si laureò all’Università di Lubiana con una tesi in studi difensivi nel 1982, diventando successivamente apprendista al Segretariato della Difesa della Repubblica Socialista di Slovenia. Janša fu membro della Lega dei Comunisti di Jugoslavia e uno dei leader dell’ala giovanile del Partito in Slovenia. Presiedette il Comitato per la Difesa della base popolare e della autodifesa sociale dell’Alleanza della gioventù socialista di Slovenia (ZSMS – Zveza socialisticne mladine Slovenije).
Contestatore dell’Armata Popolare di Jugoslavia

Nel 1983 Janša cominciò a pubblicare articoli di contestazione contro l’Armata Popolare di Jugoslavia (JNA) sulla rivista indipendente Mladina. In conseguenza alle sue critiche, gli fu impedito di pubblicare liberamente, la sua rielezione a presidente del Comitato dell’Alleanza della gioventù socialista fu bloccata nel 1984 e nel 1985 gli fu ritirato il passaporto. In questo periodo si guadagnò da vivere scrivendo programmi per computer e facendo da guida alpina.

La parziale liberalizzazione avvenuta nella seconda metà degli anni Ottanta permise a Janša di diventare segretario del “Giornale per la critica della Scienza” (1986) e di tornare a scrivere nella rivista Mladina. Il 30 maggio 1988 venne arrestato assieme ad altri giornalisti della rivista con l’accusa di aver pubblicato illegalmente documenti contenenti segreti militari. Il processo fu condotto senza rappresentanza legale per gli accusati e in serbo-croato invece che in sloveno. Janša fu condannato a 18 mesi di reclusione, inizialmente nella prigione di massima sicurezza di Dob, ma a seguito di forti pubbliche proteste (che segnarono l’inizio della cosiddetta Primavera slovena), fu trasferito nella prigione di Ig. Venne rilasciato dopo circa sei mesi dalla sentenza e divenne direttore del settimanale politico sloveno Demokracija (Democrazia), dove rimase fino alle elezioni del maggio 1990.

luglio 19 2013

Volley in P Vittoria 16 7 2013 goriziatv news con audio

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