Grillo porta 420 mila euro alla scuola di Mirandola: “I politici dove sono?” (video)
Il leader del Movimento 5 stelle consegna i soldi risparmiati durante la campagna elettorale. Poi spara a zero: “I giornali dicono che qui va tutto bene, ma non è vero”. E ancora: “C’è un nesso tra trivellazioni e terremoto”. Poi la provocazione sull’euro: “Tra un anno il referendum” articolo su il Fatto quotidiano
Ah ecco, dopo le scie chimiche e i microchip sotto pelle non potevano mancare i terremoti da fracking.
E’ tornato dopo tanto silenzio il Bandera il vendicatore degli oppressi hasta la vista.
Buon fracking
Speriamo di trovare l’oro
Fracking
Il fracking (o fratturazione) consiste nell’immissione di un fluido in uno strato roccioso per creare un varco. Lo si utilizza per aumentare l’estrazione e il tasso di recupero del petrolio e del gas naturale contenuti nel giacimento. In alcune aree del mondo questa tecnica viene impiegata abitualmente ed è provato che possa provocare eventi significativi. Sul tema sono stati effettuati diversi studi e anche un rapporto dell’IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) che ha dettato le “regole d’oro” che le compagnie minerarie, attive nell’estrazione del gas shale, dovranno adottare per la ricerca e lo sfruttamento dei giacimenti. Regole che dovrebbero aiutare le aziende a superare la forte opposizione che viene dalle associazioni ecologiste che hanno denunciato la pericolosità dei metodi estrattivi.
Nel rapporto si ammette che ci sono stati casi di terremoti associati alla produzione di gas non convenzionale nel Regno Unito e negli Usa che sarebbero stati causati da iniezione di acque reflue, un’operazione simile in alcuni aspetti fratturazione idraulica. I terremoti registrati erano circa di magnitudo 2 della scala Richter, avvertiti dalla popolazione.
“Poiché crea crepe nelle rocce profonde sotto la superficie, – si legge nel rapporto – la fratturazione idraulica genera sempre piccoli eventi sismici (…). In generale, tali eventi sono di entità troppo piccola per essere rilevati in superficie (…) Qualsiasi attività che crea tensioni sotterranee comporta un tale rischio. Sono stati segnalati casi legati alla costruzione di grandi edifici, o dighe. Pozzi geotermici in cui circola acqua fredda in profondità possono creare tensioni termiche tali da generare terremoti che possono essere rilevati dagli esseri umani (Cuénot, 2011). Lo stesso vale per il settore minerario (Redmayne, 1998). Ciò che è essenziale per lo sviluppo di gas non convenzionale è un attento esame della geologia della zona per valutare se le caratteristiche geologiche presentino un maggiore rischio e di evitare tali aree per la fratturazione”.
Una volta stabilito che il fracking può creare eventi sismici, segue una domanda: tale pratica è stata adottata in pianura Padana? Sgomberiamo il campo da un equivoco: il fracking non c’entra nulla con lo stoccaggio del gas nel sottosuolo, pratica diffusa e che non ha mai provocato terremoti. Il ministero dello Sviluppo economico, peraltro, ha bloccato il contestato sito di stoccaggio di Rivara, spesso inopinatamente associato sul web alle discussioni sul fracking.
I dati ufficiali del Ministero dello Sviluppo Economico dicono che le imprese che hanno fatto richieste in questo senso sono ancora in attesa di un via libera definitivo. “Non sono state rilasciate autorizzazioni” fanno sapere dal ministero. E’ una risposta sufficiente? Considerati gli enormi interessi economici in gioco, probabilmente no. Sarebbe opportuno al contrario verificare cosa sia stato fatto e se siano state rispettate o meno le regole.
Un’indagine seria porterebbe ad un duplice risultato: tappare la bocca per sempre ai complottisti di ogni ordine e grado e ottenere informazioni utili per mettere in sicurezza il suolo. Interi centri storici devastati, migliaia di sfollati e decine di vittime dovrebbero essere ragioni sufficienti per non trascurare nulla.
Cos’è il fracking e perché non ha causato il sisma in Emilia
La smentita arriva dal Ministero dello sviluppo: in Emilia non sono mai state usate tecniche di fratturazione idraulica. La bufala parte dal progetto di un impianto di stoccaggio di gas mai approvato
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30 maggio 2012 di Emanuele Perugini
Non è in corso nessuna operazione di fracking né altre forme non convenzionali – per esempio l’estrazione del cosiddetto shale gas – di sfruttamento dei giacimenti di gas in Emilia Romagna e nemmeno sul resto del territorio nazionale. La smentita ufficiale arriva da fonti del Ministero dello sviluppo economico, che hanno tenuto a precisare che non sono state rilasciate autorizzazioni per pratiche di questo tipo e che – con ogni probabilità – non verranno rilasciate neanche in futuro.
Con queste parole se ne va d’incanto anche l’ ennesima bufala che è circolata in Rete a proposito del terremoto che ha colpito l’ Emilia. Quella cioè che voleva che questo poco frequente evento sismico fosse stato causato da una serie di operazioni che venivano effettuate nel sottosuolo per conto delle società petrolifere. In particolare l’ira di Facebook si è scatenata contro un progetto, che al momento non è ancora partito, che prevede la realizzazione di un sito di stoccaggio del gas proprio nella stessa area dove in queste settimane si registrano le scosse sismiche più forti.
In particolare, l’impianto dovrebbe essere realizzato a Rivara in provincia di Modena – proprio vicino a San Felice sul Panaro. Esattamente li in mezzo al cratere del terremoto. Sulla realizzazione dell’impianto c’erano state nel corso degli anni una serie di polemiche che avevano visto anche la stessa Regione Emilia Romagna dare parere contrario. Insomma c’erano tutte le condizioni perché il sito si prestasse a ulteriori strumentalizzazioni che, subito dopo le prime scosse dello scorso 19 maggio, sono arrivate. Sul Web sono cominciate a circolare immediatamente suggestioni e articoli che mettevano in correlazione l’evento sismico con l’impianto di stoccaggio che – occorre ribadirlo – al momento ancora non esiste in concreto, ma sta solo sulla carta. Alcuni si sono spinti anche più in là ipotizzando che nel sito fossero state messe in atto alcune tecniche di estrazione del gas e degli idrocarburi, come per esempio il fracking ( fratturazione idraulica), o dello shale gas, che in altre aree del mondo vengono impiegate abitualmente ma che sono state – in alcuni contesti geologici particolari – accompagnate anche da fenomeni significativi, tra cui piccoli terremoti. Ma in cosa consiste il fracking? In parole semplici, si sfrutta la pressione di un fluido, generalmente acqua o gas, per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso già trivellato e aumentare poi la quantità di idrocarburo estratto da un giacimento.
A nulla è valso, nei giorni successivi alla scossa la smentita da parte della Erg, la società che vuole realizzare l’impianto che, in una nota ufficiale ha ribadito di non aver avviato nessuna perforazione e “ tanto meno con iniezione di gas”. La follia dei post vaganti ha continuato a dilagare sulla Rete, in una catena “ mi piace-condividi” che va avanti ancora senza sosta e senza alcuna possibile forma di valutazione critica. Al punto che sul tema sono state anche presentate interrogazioni parlamentari e ora si attende la replica del Governo.
Anche davanti alla smentita, comunque il popolo di Facebook ha continuato e ha allargato l’obiettivo: se non si è fatta a Rivara, ma magari questa operazione è stata fatta in qualche altro pozzo della pianura padana. “ Sui circa settemila pozzi presenti in Italia – spiegano fonti autorevoli del Ministero dello sviluppo – non è mai stata autorizzata nessuna tecnica di questo tipo. Ora sono altri i problemi a cui stiamo guardando. Ci preoccupiamo della sicurezza degli impianti soprattutto delle strutture di superficie che potrebbero aver risentito del terremoto. Fortunatamente non sembra ci siano problemi preoccupanti in questo senso”.
http://daily.wired.it/news/scienza/2012/05/30/fracking-terremoto-emilia-falso-92571.html