Grande successo ha riscontrato l’inaugurazione della mostra del fotografo Goriziano Boris Prinčič, nella galleria del Kulturni dom di Gorizia. Il saluto introduttivo è stato affidato al direttore del Kulturni, Igor Komel, il quale ha sottolineato che la mostra di Prinčič è promossa nell’ambito dei festeggiamenti del 30° anniversario d’attività della casa della cultura slovena (1981 -2011). Pertanto la presente mostra del giovane fotografo goriziano, è divisa in due sezioni, la prima, nell’atrio, riguarda la fotografia documentari, nel specifico la ripresa fotografica dei varie avvenimenti culturali svoltosi negli uliti dieci anni nel Kulturni dom; la seconda invece, nel foyer primo piano, comprende la fotografia artistica nella versione espressiva dell’astratto.
L’artista è stato nell’occasione presentato dal prof. Joško Prinčič, uno dei fondatori del gruppo fotografico “Fotoklub Skupina 75” nell’Isontino. Nella sua esposizione il critico J. Prinčič si è soffermato in particolare sul sapiente uso “ della Realtà che per sua natura è invece mutevole e instabile.”
“Le fotografie esposte – ha inoltre sottolineato J. Prinčič – tendono a documentare diversi aspetti del mondo dello spettacolo cercando di restituire in maniera fedele le intenzioni del regista. Tuttavia non si limitano a documentare, ma in qualche modo interpretano il messaggio proposto che, necessariamente, viene filtrato dal fotografo oltre che dal mezzo fotografico. L’autore non rinuncia alla pretesa di documentare ma contemporaneamente in molte fotografie suggerisce una versione autonoma ed il messaggio convogliato offre una sua originalità.”
La mostra fotografica di Boris Prinčič, promossa dal Kulturni dom di Gorizia in collaborazione con il Fotoklub “Skupina 75” di Gorizia, sarà aperta al pubblico in via Brass 20 – fino al 25 febbraio con il seguente orario (giorni feriali): dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 e nelle ore serali durante le varie manifestazioni culturali.
Foto allegata: Il direttore del Kulturni dom Igor Komel, il critico Josko Prinčič e il fotografo Boris Prinčič